Quando camminerete sulla terra dopo aver volato,
guarderete il cielo perché là siete stati e là vorrete tornare.
(Leonardo da Vinci)
E la mente vola, vola, vola via leggera, vola via lontano. Può volare. Deve volare. Non ha scelta. Forse è così che si fa il salto. Quando non si ha scelta. Quando è l’unico modo. Così si diventa liberi, senza prigioni, schemi, regole, pesi o preoccupazioni. Senza paura. Senza tempo, non più sospesi ma al di sopra ed al di là di tutto.
Anche della primavera. Che forza la primavera, che incurante di tutto arriva, avanza. Come il cielo che torna sereno dopo ogni tempesta incurante di ciò che è stato, senza lasciare traccia di ciò che è stato. Come i tralci della vite che germogliano ancora pur sembrando secchi. Come gli uccelli che ricominciano a cantare sempre ed in primavera ancora di più. Ti penetra nella mente e nel cuore e devi riprendere a sperare. Non ti lascia scelta.
E la mente vola, vola via leggera, vola via lontano. Vola ad un passato recente e lontano allo stesso tempo, sbiadito, quasi dimenticato. Vola verso un futuro che non c’è, non esiste più nemmeno nei sogni. Che è diventato un sentimento. Vola senza desideri, sogni, meta. Vola senza paura, Vola senza tempo, non più sospesa ma al di sopra ed al di là di tutto.