Non ricordo esattamente quando ho iniziato a studiare l’Inglese. Ricordo queste “compresenze”, ore di lezione in cui il professore di francese e la professoressa di musica ci facevano studiare le canzoni in inglese e noi studenti che fantasticavamo su una inesistente storia d’amore! Poi ricordo il mio primo fumetto in inglese, adoravo i fumetti, ma soprattutto ricordo il momento in cui mi arrivò tra le mani l’indirizzo della mia prima “amica di penna”, penso danese. Che gioia scrivere questa lettera, lettera che poi consisteva semplicemente nel mettere insieme poche frasi in lingua inglese corrette dallo stesso professore. E non vi parlo dell’emozione di ricevere la sua risposta dopo 3 – 4 settimane di attesa! Ricordo ancora il mio stupore per il formato della carta da lettera che usava! Alle superiori l’inglese era diventato una materia fatta di testi e costruzioni grammaticali che uso ancora oggi per insegnare, pensate! Ma non solo. In quegli anni arrivò il mio primo viaggio in Inghilterra. Era il 1996, avevo 16 anni e una vacanza studio era davvero un sogno che, coltivato fin da quando strimpellavo “Yellow submarine” sulla diamonica, diventava realtà. A quei tempi le vacanze studio non erano così comuni. In tutta la mia scuola partimmo solo in due ed arrivati lì eravamo meno di dieci italiani in tutto! Una realtà molto diversa da quella di oggi in cui si contano sulle dita della mano le persone che all’estero non ci sono mai state e comunque anche loro passano dagli aperilingua ai tandem in continuazione. Intuirete che quel viaggio ha segnato profondamente il mio percorso di vita. Infatti da “grande” ho iniziato a lavorare per una compagnia che si occupa di corsi di lingua all’estero e quindi a fare, come libera professione, questi due lavori di Tour Leader ed Insegnante di Inglese certificata.
Trovare la motivazione
Perché vi ho raccontato questo? Per farvi capire quanto sia importante tornare ad emozionarci. Esatto. Studiare una lingua è sicuramente utile, utilissimo. Ma dobbiamo farlo tornando ad emozionarci. E non solo perché così impariamo prima e meglio (anche!) ma soprattutto perché non è semplicemente uno strumento di lavoro o una moda passeggera da seguire. Conoscere una lingua straniera è spalancare una porta sul mondo! Per te che viaggi, direte voi. Soprattutto per te che non viaggi, rispondo io. Siamo nell’era di internet. Ed anche se vogliamo cercare semplicemente di capire come far sopravvivere le begonie al cambio di stagione, avere accesso ad informazioni, articoli, libri, al sapere che arriva da altre culture, mentalità può diventare un arricchimento prezioso. Ovviamente questo acquista ancora più importanza se quello di cui abbiamo bisogno riguarda la nostra formazione o addirittura il nostro lavoro. Qualunque libero professionista o azienda ormai si relaziona con l’estero. E questo non è più un dovere o una necessità. E’ un dato di fatto. Prendere coscienza di questa realtà ci porta a capire che studiare l’inglese non può essere soltanto prendere una certificazione da mettere in curriculum, superare il test del concorso o sostenere l’esame all’università. Certo, questi sono importanti obiettivi da raggiungere, ma imparare a parlare in Inglese e farlo correttamente deve essere visto come l’impossessarsi di un indispensabile strumento di uso quotidiano. E poi vogliamo anche divertici seriamente quando andiamo in vacanza, no? Coltivare le amicizie che facciamo senza la necessità dell’intermediario che aiuta tanto ma sta pure lì a farsi … ehm … i fatti nostri!
Queste motivazioni non bastano? Ti stai chiedendo ancora perchè farlo? Forse qui troverai altri motivi validi!
Come imparare l’inglese
Si, lo so. Abbiamo studiato inglese per secoli a scuola. E dopo la scuola. E all’Università. Pure i corsi di lingua privati abbiamo fatto. E dopo aver preso 10 al compito su Shakespeare che adoro, ci siamo ritrovati ad andare in Inghilterra e a non riuscire a fare colazione senza che la commessa, frettolosa, divertita e confusa ci infilasse nel sacchetto la brioche sbagliata e ci mandasse via con una tazzone di caffè – americano – fumante al posto del nostro agognato espresso. Di che cosa stiamo parlando? Del fatto che abbiamo bisogno di imparare l’inglese velocemente e di farlo anche bene! <<Wow Petra, ma tu davvero vuoi “la botte piena e la moglie ubriaca!” >> << Yes, I do. Of course, I do! >> Lo voglio. E lo voglio perché si può imparare l’inglese da zero ed anche in tempi relativamente brevi. Ovviamente quello che non si può è parlare ad un livello avanzato in poco tempo. Ma si può sicuramente iniziare a parlare correttamente in inglese partendo da un livello di conoscenza base della lingua. Si, ho scritto parlare. Iniziare a parlare in inglese subito è quello che dobbiamo fare. L’errore più grande infatti è quello di aspettare di essere pronti o di aspettare di studiare tutto bene benissimo. Aspettare. Questo è l’errore più grande da non fare. Premesso ciò, voglio darti un po’ di consigli utili per imparare a parlare l’inglese velocemente. E mi raccomando: se hai dubbi riguardo a qualcuno di questi, non esitare a chiedere. Sono qui per questo: per condividere la mia esperienza di studente ancor prima di quella di insegnante!
1. Espandi il tuo vocabolario e… usalo!
Già, perché la tentazione più grande è sicuramente quella di lasciare le cose che studiamo nel quaderno. Mettere subito in uso le cose che studiamo è fondamentale per accelerare i nostri tempi di apprendimento
2. Esercitati ad ascoltare l’inglese.
Posto che tutto è soggettivo, sicuramente abituarci ad un nuovo accento o ad un modo di pronunciare le sillabe e le parole che è diverso da quello a cui siamo abituati richiede tempo. Per questo è bene iniziare fin dal primo momento.
3. Non trascurare la grammatica inglese.
Parti da regole base, concetti base. Non è necessario fare tutto e subito ma è necessario avere delle certezze. Le basi su cui poggiare tutto il resto. E le basi si costruiscono a qualsiasi età.
4. Inizia a leggere in Inglese.
C’è un sacco di materiale gratuito online. Vanno bene brevi articoli per iniziare ed meglio ancora scegliere un libro cartaceo e portarlo sempre con sé. Pensaci in base al tuo genere preferito.
5. Sforzati di parlare in Inglese.
E parla più che puoi. So che non è semplicissimo ma trovare qualcuno con cui fare conversazione regolarmente è fondamentale. Quando mi chiedono come diventare fluente in poco tempo, la prima risposta è certamente questa.
6. Impegnati a scrivere in Inglese.
Scrivere in inglese regolarmente è fondamentale: ti fa mettere in pratica quello che hai imparato e ti fa venire dubbi che non sapevi nemmeno di avere. Quindi prenderai coscienza dei tuoi punti di forza e delle cose che hai bisogno di migliorare ancora!
7. Coltiva i tuoi interessi.
Cosa ti piace? Cosa ti interessa? E soprattutto cosa ti diverte? Studiare una lingua deve essere un piacere e lo diventa davvero nel momento in cui le cose che facciamo in quella lingua sono quelle che amiamo. Studiare l’inglese divertendoci non solo si può, ma si deve!
8. Segui un corso di inglese
E non lo dico solo perché i corsi li tengo io. Lo dico anche perché fare tutto questo da soli significa avere un largo margine di errore, andare avanti più lentamente e trascinare con sé mille insicurezze che saltano fuori nei momenti meno opportuni. Studiare insieme ad un insegnante significa raggiungere obiettivi certi e dare valore al proprio impegno. Ovviamente anche la scelta del tipo di insegnante fa la differenza ma di questo parleremo in un altro contesto.